martedì 2 gennaio 2007

Rhodactis e Discosoma

Rhodactis: robusti e di facile ambientamento, molto simili ai Discosoma ma con polipetti ben evidenziati, popolano il fondo della mia vasca alimentandosi non solo grazie alle zooxantelle ma "predando" piccoli avanzi di cibo granulato e chiudendosi su sè stessi per ingerirlo. Per esperienza ho notato come possano essere particolarmente fastidiosi ed urticanti al contatto nei confronti di coralli più delicati. Quello in foto ad esempio ha letteralmente bruciato il tessuto della gorgonia a destra come si può notare dal rametto privo di polipi. Ne allevo di diverse forme e colori: dal verde acceso al verde scuro, al rossiccio (visibile in alto a sinistra) ma tutti in zone con moderata illuminazione. Ideali per le zone con scarsa illuminazione e per riempire quelle zone spoglie della vasca dove non si sà mai cosa inserire. Purtroppo necessitano di un movimento d'acqua abbastanza sostenuto per poter essere ripuliti da eventuali detriti ma io approfitto dei cambi parziali settimanali per sifonare via lo sporco tra i loro dischi e negli interstizi rocciosi.

Qui a lato una Ricordea, molto simile al corallo in oggetto e in tutto identico al modo di mantenimento e di alimentazione solo che, visto il colore verde acceso ho preferito posizionarlo sempre sul fondo ma a centro vasca dove c'è una maggiore illuminazione.
I colori delle varie specie vengono esaltati soprattutto durante le ore che anticipano o seguono il fotoperiodo di luce grazie a 4 lampade T5 a spettro blu.

Discosoma: utilissimi per riempire zone poco illuminate, sono tra i più semplici coralli molli da allevare, tanto che la loro introduzione può avvenire anche dopo pochissimo tempo dall'avvio di una nuova vasca. Colonizzano in fretta le zone d'ombra, gli anfratti e la parte bassa della rocciata e si alimentano di ciò che è disciolto in acqua. Al contrario dei precedenti non riescono a catturare prede su cui possono chiudersi ed assimilarle. I loro dischi possono anche raggiungere ragguardevoli dimensioni ed anche se su di essi vengono poste basette e talee varie trovano sempre un modo per farsi largo per farsi ammirare e continuare il loro ciclo di filtratori viventi.