venerdì 26 gennaio 2007
Fondo di aragonite
mercoledì 24 gennaio 2007
Acropora Nobilis
Acropora nobilis: posizionata sullo strapiombo sinistro della rocciata e sotto il cono di luce che viene generato da una lampada 400 watt è una delle punte di diamante della mia vasca. Crescita
sana e colori tra il giallo ed il verde intenso sono sintomo di un corretto posizionamento della sua basetta. Come ho scritto nel post precedente, ho introdotto un altro esemplare di nobilis ma molto stentato, colore sul giallo-verde cupo e con molte parti ormai andate perdute a causa di errata illuminazione ed alimentazione da parte del precedente proprietario. Non avendo molto spazio sotto la 400 watt ho posizionato la talea a pochi centimetri dal pelo dell'acqua sotto una luce bianca da 250 watt e sottoposta a discreto movimento; ho potuto notare però che l'animale è ancora in grado di estroflettere i polipi (anche se non fitti come
nell'acropora sana) ed a fare del muco se disturbato. Vedremo come se la caverà domani durante la somministrazione del "pappone" in vasca. Nelle 2 foto si possono notare i 2 diversi esemplari in mio possesso e che spero di riuscire a mantenere sani ed in crescita nel tempo il primo e di recuperare in salute il secondo.
Piccole talee crescono
lunedì 8 gennaio 2007
Stato attuale della vasca
Dopo 24 ore di intenso filtraggio a resine e carbone iperattivo, zero somministrazione di cibo ed oligoelementi, zero pappone ed aminoacidi, sifonato via alghe rosse grazie ad un tubo a cui ho fissato uno spazzolino da denti per meglio raschiare via tutte le incrostazioni, cambiato 60 litri d'acqua e facendo girare normalmente pompe e schiumatoio la situazione sembra esser tornata alla normalità. Anzi questa mattina a luci spente ho anche notato minuscole larve di lysmata che nuotavano allegramente per la vasca e che sicuramente verranno presto predate dalle acropore. Trascorso un giorno intero a stretto regime oggi si torna alla normalità seppur con alcuni accorgimenti per quanto riguarda la quantità di somministrazione: non 6 ma 4 gocce di polhs e di aminoacidi, 2 pasti al giorno per i pesci e mezza razione di pappone per i coralli. Per tutta la giornata di ieri i pesci si sono dati un gran da fare brucando tutte le rocce ed i vetri dell'acquario ed anche io ne ho approfittato per eseguire pulizie e manutenzioni varie tra cui la misurazione di tutti i valori in vasca.
Densità 1025
NO2 assenti
NO3 0,5mg/l
Cu assente
Ph 8,2
Ak 2,4
Kh 7 (per via delle resine che toglierò oggi stesso)
Ca 450mg/l
PO4 assenti
domenica 7 gennaio 2007
Problema cianobatteri
sabato 6 gennaio 2007
Lima Scabra
venerdì 5 gennaio 2007
I successi di un Amico
Oggi sono stato informato dell'avvenuta riproduzione di un anemone nella vasca di un carissimo amico. Durante la notte si è scisso in 2 parti distinte e separate e devo dire... sono contentissimo perchè quella vasca la stiamo allestendo insieme e gli avevo promesso che a breve sarebbe stata un gioiellino. Sono contento quando succedono simili eventi e, anche se questa riproduzione non è dipesa da me o da noi, almeno l'entusiasmo ci ripaga dei sacrifici fatti e del lavoro svolto. Per chi volesse dare un'occhiata alle foto relative alle 2 nuove anemoni riprodotte riporto il link della vasca del mio amico Alessio: http://nero88.altervista.org/index.htmlmercoledì 3 gennaio 2007
Impianto elettrico
Modifiche radicali: ho sempre avuto un sacro terrore della corrente elettrica, se poi come in questo caso si aggiunge anche aver a che fare con acqua il cocktail che ne viene risulta micidiale. Scosse elettriche, black out, interruzioni prolungate di corrente sono da evitare quando si coltiva quest'hobby in quanto, oltre alla primaria salvaguardia della salute ed dalla incolumità altrui, ci sono altri aspetti secondari da non trascurare. L'acqua, in particolare quella salata, se resta senza movimento per un tempo superiore alle 2-3 ore comincia a degenerare ed a perdere ossigeno, con grave rischio di intossicazione e soffocamento della vita di pesci e coralli allevati. Sto quindi seriamente prendendo in considerazione l'idea di dotare il mio acquario di alcune migliorie: la prima consiste nel portare tutte le prese di corrente in un luogo asciutto e lontano da eventuali schizzi o trasudi dovuti ad evaporazione, la seconda è di allestire un gruppo elettrogeno di continuità in grado di poter alimentare per almeno 3 ore, nella disgraziata ipotesi di un black out elettrico, la pompa di risalita dalla sump, il termoriscaldatore ed un paio di pompe di movimento interne alla vasca.
Può sembrare paranoia o fobia ma quando sono in ballo non solo i propri hobbies ma anche degli esseri viventi e non per ultimo parecchi soldi spesi per allestire qualcosa in cui ci si dedica con passione vi assicuro che questi "accorgimenti" si rendono necessari: d'altronde non è vero che è sempre meglio prevenire che curare?
Per realizzare il primo obiettivo, quello cioè di spostare in un luogo più asciutto e sicuro tutta la parte elettrica, ho orientato la mia scelta verso una fila di magnetotermici con salvavita, ognuno dedicato ad un accessorio specifico. Così facendo sarà molto più facile intervenire sui singoli apparecchi invece che impazzire a cercare una spina risalendone il cavo oppure dover spegnere tutto solo per isolare un singolo elemento. A lavoro ultimato devo dire che apprezzo questa scelta fatta in quanto si rivela utile avere un interruttore solo p
er lo schiumatoio (per poterlo spegnere durante le manutenzioni e le pulizie del bicchiere di raccolta), uno per il reattore di calcio (pompa, reattore, computer PHmetro collegato alla bombola di CO2), uno dedicato alle pompe di movimento (4 gestite da OndaWave), uno alla sump ed uno al parco lampade (con 3 timers diversi). Certo c'è anche l'altro lato della medaglia: il "contro" è che ho dovuto tagliar via la spina originale quindi... addio garanzia dei prodotti.
Per realizzare il secondo obiettivo invece sono ancora in alto mare: in commercio si trovano solo impianti costosissimi, oppure come quei modelli che si usano negli stands durante fiere e mercatini (ma vanno a benzina quindi rischierei avvelenamento da monossido), altri ancora sono limitati al salvataggio dati dei computers e quindi con una portata di tempo davvero esigua per i miei scopi. Spero di risolvere in un modo o nell'altro ed alle prime novità in merito aggiornerò di nuovo il post.
martedì 2 gennaio 2007
Pesci - Ctenochaetus Strigosus
Ctenochaetus Strigosus: è l'ultimo arrivato in vasca e quindi l'ultimo ad esser stato accettato dal sohal (non dopo poche torture e morsi selvaggi che gli han fatto perdere mezza coda) ma nel giro di un giorno adesso può nuotare indisturbato. Sono passati circa 15 giorni dal suo inserimento e non ha mai nemmeno accennato un assaggio a mangimi vari; bruca incessamente tra le rocce, sbocconcella le alghe sui vetri e sul fondo, ripulisce pompe e cavi, così come anfratti e talee e sebbene questa sua apparente scarsa alimentazione appare sempre in forma e bello pienotto. Ho provato inserendo della lattuga romana ma l'ha ignorata del tutto. Grazie al nuoto incessante per tutta la vasca, la coda si è del tutto riformata ed il colore scuro e lucido fa risaltare pinne pettorali e contorno occhi di un giallo acceso. Spero superi anche la diffidenza che nutre nei miei confronti e si lasci fare anche lui una bella foto da pubblicare.Dopo circa 2 settimane sono riuscito a fargli accettare spirulina in fiocchi ed a superare la diffidenza tanto che viene, come il sohal ed il vulpinus, a prendere il cibo direttamente dalle mie mani.
Pesci - Lo Vulpinus
Lo Vulpinus: pesce timido e per nulla aggressivo, subisce molto le prepotenze degli altri ospiti, soprattutto del sohal, mostrando come unica difesa una fila di aculei posti sul dorso e proteggendosi da eventuali morsi. Se intimorito o spaventato corre veloce a rintanarsi nella parte posteriore della rocciata oppure cerca riparo tra le acropore assumento una colorazione a chiazze nerastre simile al marmo e lo stesso rituale compie non appena si spengono le luci diurne per andarsi a sistemare in un posto tranquillo per la notte. Al contrario degli altri ospiti dell'acquario, non ha un punto preciso dove pernottare. Mangia di tutto: fiocchi, scaglie, pezzi di pesce e cozze del "pappone", alghe verdi incrostanti.Pesci - Chrysiptera Parasela
Pesci - Acanthurus Sohal
Acanthurus Sohal: dire che il proprietario della vasca sono io è valido solo per quel che riguarda il mantenimento. In effetti il vero signore e padrone dell'acquario è lui; introdotto ad inizio ottobre e lungo circa 7 cm ad oggi è raddoppiato di lunghezza ed è l'incontrastato protagonista del reef di casa; è il primo ad alimentarsi, venendo a mostrare la sua livrea dietro al vetro non appena prendo in mano il mangime, è il primo a scegliersi la tana dove passare la notte ed è sempre lui che inaugura il Litophytum
Montipora Foliosa (giallo/verde)
Turbinaria Mesenterina
Non ho mai provato a talearla (ad intuito direi andrebbe fatto per frantumazione in pezzi) in quanto ho sentito solo pareri molto sommari, discutibili e discordanti quindi mi tengo i miei 2 esempari e basta.
Lobophyllia
Acropore
Montipora Foliosa (rossa)
Tridacna Squamosa
si nutre. Se disturbata o quando qualche pesce le passa sopra, celandole la luce anche per pochi secondi, si ritrae per estroflettere nuovamente il suo splendido mantello. Grazie alle potenti valve, battendole tra loro riesce a spostarsi ed a trovare la posizione a lei più congeniale per poi fissarsi al substrato con il bisso (una specie di piede o lingua con il quale si blocca alla base della roccia o del vetro del fondo). Da quando è stata introdotta controllo molto più spesso la concentrazione di calcio in vasca.
Euphyllia
Palythoa
Palythoa: simili a piccoli funghetti, formano colonie di coralli molli molto comuni che ben si adattano ad essere inserite in condizioni di discreto flusso d'acqua ed illuminazione. I loro colori predominanti variano dal marrone e verde anche se ho letto di alcuni che ne allevano con fluorescenze azzurre. Si alimentano grazie ai prodotti delle loro alghe zooxantellate ma non disdegnano la somministrazione saltuaria del fitoplancton vegetale che gli spruzzo con una siringa nelle immediate vicinanze e che prontamente catturano
con i corti tentacoli per poi chiudersi e riaprirsi una volta assunto il cibo. La riproduzione avviene per via asessuata e la loro colorazione varia a seconda delle lampade ma anche a seconda del loro grado di stress. Nella foto sotto si possono vedere degli esemplari che stentano un pò a riprendersi in quanto erano stati male posizionati e per giunta era presente una aiptasia (anemone di vetro altamente infestante ed urticante) proprio nel mezzo della colonia; spero possano riprendersi presto. Rhodactis e Discosoma

Qui a lato una Ricordea, molto simile al corallo in oggetto e in tutto identico al modo di mantenimento e di alimentazione solo che, visto il colore verde acceso ho preferito posizionarlo sempre sul fondo ma a centro vasca dove c'è una maggiore illuminazione.
I colori delle varie specie vengono esaltati soprattutto durante le ore che anticipano o seguono il fotoperiodo di luce grazie a 4 lampade T5 a spettro blu.
Discosoma: utilissimi per riempire zone poco illuminate, sono tra i più semplici coralli molli da allevare, tanto che la loro introduzione può avvenire anche dopo pochissimo tempo dall'avvio di una nuova vasca. Colonizzano in fretta le zone d'ombra, gli anfratti e la parte bassa della rocciata e si alimentano di ciò che è disciolto in acqua. Al contrario dei precedenti non riescono a catturare prede su cui possono chiudersi ed assimilarle. I loro dischi possono anche raggiungere ragguardevoli dimensioni ed anche se su di essi vengono poste basette e talee varie trovano sempre un modo per farsi largo per farsi ammirare e continuare il loro ciclo di filtratori viventi.
Sarcophyton
Sarcopyton: uno tra i coralli molli più resistente e di facile allevamento. Nella vasca come si può vedere dalla foto di lato sono presenti 2 esemplari xxl con polipi diversi: quello in primo piano ha polipi a stelo mentre quello diero ha dei polipi a fiore. Hanno bisogno di luce piena e di forte movimento dell'acqua al fine di potersi alimentare e per effettuare mute periodiche. Durante la muta si coprono di una patina sottilissima trasparente e lucida e possono impiegare anche diversi giorni prima di riaprirsi completamente. Per riprodurli, dal momento che la loro maturità sessuale avviene dopo 7/10 anni di vita, basta recidere un pezzo di tessuto e fissarlo su un substrato, garantendogli luce e movimento d'acqua forte e costante per non farlo marcire ed andare in necrosi; dopo poco tempo si svilupperà un nuovo esemplare mentre la colonia madre ricostruirà da sè il tessuto tagliato.lunedì 1 gennaio 2007
Gorgonie
Questa qui a lato invece è di colore giallo ed estroflette polipi arancione pallido. Dopo vari tentativi per trovare una sistemazione adatta, ho notato che apprezza luce e movimento d'acqua abbastanza forte quindi l'ho fissata ad una roccia del fondo al centro della vasca. Gradisce il fitoplancton vegetale che le spruzzo sopra con una siringa e la taleo ogni tanto vista la rapidissima crescita che ho in vasca. I polipi sono densi, molto fitti e sono costantemente estroflessi e non si ritirano nemmeno quando vengono accidentalmente urtati dal passaggio di qualche pesce.
La mia vasca
Iniziamo a presentare il tutto
Vasca: 180x50x60 arredata con 120kg di rocce vive Fiji
Sump: 60x35x40
Pompe di movimento: 1 Wave Marea 2400 sempre in funzione, 2 Wave Marea 400 disposte oblique agli angoli posteriori + 2 Power Head da 4000 lt/h alternate da dispositivo onde Natural Wave
Illuminazione: plafoniera autocostruita e rivestita di lamiera anti-ruggine con fotoperiodo 10 ore
notturna con faretto Hydor blu
alba/tramonto con 4 tubi T5 attinici (accesi 10 ore)
diurna 2 lampade HQI Elos 250watt 1000k laterali ed 1 centrale stesa marca da 400 watt (accesi 8 ore)
Parte tecnica: schiumatoio Deltec APF600, reattore di calcio Deltec PF501 collegato con Phmetro a un computer Seramic per la diffusione regolata di anidride carbonica, reattore Zeovit da 5 lt, controllatore di livello Ruwal RWCL3 per il ripristino dell’acqua evaporata, termostato 300 watt, pompa di risalita eheim 3500 lt/h, refrigeratore Resun CL450.
Manutenzioni e programma di ecobilanciamento: ogni 2 mesi effettuo un trattamento di Zeospur (4 ml di prodotto togliendo il carbone dalla sump e rimettendolo dopo 48 ore), effettuo il totale cambio di zeolite nel reattore. Ogni mese effettuo per 2 giorni un trattamento a base di resine anti fosfati Rowa-Phos grazie ad un filtro a letto fluido con pompa da 200 lt/h, 400g di carbone Aktivkole della Korallen Zucht in sump che cambio 4 settimane. Ogni settimana cambio 50 lt d’acqua e doso 20ml di Zeospur Macroelements + 10 ml di Zeolive. Ogni 3 giorni doso 5 gocce di Zeofood e di Zeobak direttamente nel reattore Zeovit. Ogni giorno, oltre a scuotere la zeolite nel reattore per il rilascio del flocculato batterico, doso in vasca 4 gocce dei seguenti prodotti: Kaliumjodid Fluor, Jod Komplex, 4 ml di Pohl’s B-Balance, Zeostart 2, Pohl’s K-Balance, 6 ml di Magnesium Komplex ed 1,5 ml di Strontium Komplex, 2 gocce di Eisenkonzentrat e 6 di Pohl’s Coral Vitalizer e di Aminoacid.
Coralli molli: 4 Sarcophytum, vari tipi di actinodus, rodactis e ricordea, zooantus, xenia pumping, 1 cerianthus, ptero pseudo gorgonia viola, gialla e rossa.
Coralli duri: esemplari vari di acropora tenuis, yongei, nobilis, horrida, digitata, millepora, montipora foliosa giallo-verde e rossa, euphyllia, tridacna squamosa.
Pesci: 1 Acanthurus Sohal, 1 Lo Vulpinus, 1 Ctenochaetus strigosus, 5 Chrysiptera parasela, 5 Lysmata Debellius, 3 Lysmata Grabhami, varie lumache turbo
Alimentazione coralli: flocculato batterico Zeovit, 1 volta a settimana integro con latte di cozza e fitoplancton Tropic Marine oppure "pappone" di gamberi, pesci, cozze e vongole tritate.
Alimentazione pesci e gamberi: Super Hi-Food a base di spirulina e Premium Marino in granuli, 1 volta a settimana integro con alghe nori oppure con un mix di gamberetti, vongole, cozze e pesci misti.
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